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Castagne… lo sapevi che? | Maria Teresa Nivuori | Biologa Nutrizionista a Torino

Castagne… lo sapevi che?

Castagne… lo sapevi che?

E’ noto a tutti che le castagne sono un frutto tipico della stagione autunnale. Le troviamo nei boschi o in luoghi lontano dall’inquinamento. Dal punto di vista nutrizionale le castagne hanno una composizione simile a quella dei cereali quali orzo o frumento.

Il vantaggio è che, diversamente da quest’ultimi, le castagne possono essere mangiate da chiunque perché non contengono glutine.

Le castagne sono composte dal 55,8 % di acqua, mentre il rimanente 50 % è composto da carboidrati (36,7%), proteine(2,9%) , grassi (1,7%) e fibre (4,7%).*

Le castagne contengono inoltre importanti minerali tra cui il potassio, magnesio e fosforo.

Sono proprio per questo motivo consigliate soprattutto per chi pratica sport e in caso di stanchezza e stress.

Contengono ferro, quindi aiutano in caso di anemia e sono una fonte di acido folico, la cui assunzione viene raccomandata in particolar modo alle donne in gravidanza.

Le castagne sono particolarmente adatte contro la stitichezza in quanto aiutano a regolarizzare il nostro intestino data l’alta percentuale di fibre.

Un altro valido motivo per cui dovremmo mangiarle è che sono prive di colesterolo essendo un alimento di origine vegetale.

Le castagne quindi sono un vero e proprio alleato per la nostra salute, non dovrebbero mancare nelle nostre tavole insieme alla frutta e verdura autunnale.

Tuttavia vanno consumate con moderazione.

Dato che sono ricche di carboidrati, possono essere assunte in alternativa al pane o alla pasta o comunque lontano dal pasto principale. Le castagne non andrebbero mai assunte per porzioni superiori a 100 g (100 gr di castagne apportano 174 calorie) e non più di tre volte a settimana.

Una raccomandazione: se soffrite di diabete, colite, obesità sono sconsigliate proprio a causa del loro alto contenuto di carboidrati.

Un’ultima raccomandazione: ricordatevi che le castagne crude non fanno bene in quanto potrebbero causare problemi intestinali come cattiva digestione o gastrite.

*dati CREA (centro di ricerca alimenti e nutrizione) – tabelle di composizione degli alimenti –

Dottoressa Maria Teresa Nivuori
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