BEVANDE VEGETALI: COME SCEGLIERLE
Negli ultimi anni viene sempre più consumato il “latte” vegetale per ragioni di intolleranza o semplicemente per ragioni etiche (es. vegani). Altri invece preferiscono il “latte” vegetale semplicemente perché risulta più digeribile.
Un premessa è doverosa: nell’immaginario collettivo lo chiamiamo latte, ma in comune con quest’ultimo ha solo il colore e lo scaffale al supermercato! Il latte è così definito perché si ottiene dalla mungitura della mucca, se ad esempio deriva dalla mungitura di altri animali ad esempio di capra, di pecora, d’asina accanto alla denominazione latte deve essere indicato l’animale da cui ha origine.
Tutte le altre forme di “latte” vengono definite bevande vegetali perché si ottengono invece da cereali, legumi o frutta.
In commercio ne troviamo tante tipologie e spesso è difficile per il consumatore orientarsi.
Tra le più comuni bevande conosciamo il “latte” di soia e il “latte” di riso, ma l’elenco è più lungo, infatti continua con:
- mandorle
- avena
- cocco
- miglio
- amaranto
- nocciola
- anacardi
- quinoa
- mais
- noci
Tutte queste bevande vegetali sono un’opzione valida per le loro proprietà e dato che si tratta di prodotti diversi tra loro, possiamo dire che in realtà non esiste una bevanda vegetale migliore rispetto ad un’altra.
Tutte sono accomunate dal fatto di essere salutari e ricche di proprietà positive per l’organismo.
Poiché sono ottenute dalla lavorazione di legumi, cereali, semi o frutta secca, sono prive di lattosio e quindi più leggere, più digeribili e allo stesso tempo nutrienti.
In base alle proprie esigenze, possiamo dire che se siamo alla ricerca di un latte più proteico, dovremmo dirigerci verso il latte di soia o il latte di mandorla perché i legumi (la soia) e la frutta secca (le mandorle) sono di per sé alimenti molto ricchi di proteine.
Se invece siamo alla ricerca di un latte vegetale che non contenga glutine, e quindi adatto anche per chi soffre di celiachia, possiamo scegliere tra il latte di avena, quinoa, mais, riso, soia, noci, nocciole.
Tra le bevande con il più basso indice glicemico, quindi adatte da chi soffre di diabete, ci sono il latte di mandorle, di noci, nocciole, e quello di soia.
Tuttavia qualunque sia la nostra scelta, dobbiamo sempre leggere l’etichetta e verificare che non ci sia la presenza di zuccheri aggiunti.
Originariamente queste bevande nascono prive di zuccheri ma spesso vengono addolcite con saccarosio, sciroppo di glucosio o fruttosio, per ottenere sapori più facilmente apprezzabili. Inoltre dobbiamo verificare che non ci sia la presenza di grassi vegetali, in genere olio di girasole.
Dobbiamo sempre scegliere bevande che non abbiano ingredienti estranei o additivi aggiunti. Ecco perché è importante conoscere il prodotto.
Fare una scelta oculata e dirigerci verso una bevanda di qualità perché questa possa essere apprezzata sia dal punto di vista nutrizionale che dal punto di vista del gusto.
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