A CHI NON E’ MAI CAPITATO DI PROVARE UN PROFONDO SENSO DI FASTIDIO – E DIASAGIO – PER COLPA DI UNA “PANCIA GONFIA”? TANTE SONO LE POSSIBILI CAUSE: SQUILIBRI ORMONALI, CATTIVE ABITUDINI ALIMENTARI, MALESSERE PSICOLOGICO. CERCHIAMO DI CAPIRE INSIEME COME PREVENIRE – O AFFRONTARE – QUESTO FASTIDIOSO PROBLEMA.
Prima o poi a tutti noi è capitato di provare quella fastidiosa sensazione che è la “pancia gonfia”.
A questo proposito bisogna comunque fare una premessa: non sempre alla sensazione di “pancia gonfia” si accompagna una effettiva distensione addominale. In circa la metà dei casi il problema non è “visibile” dall’esterno.
In ogni caso il fastidio resta, e può diventare così importante da condizionare le nostre vite: vediamo quindi insieme come prevenirlo, se possibile, o come affrontarlo per risolverlo.
Abitudini alimentari errate e stress possono determinare un gonfiore addominale.
Neanche a dirlo, una delle prime cause di “pancia gonfia” è da ricercare in cattive abitudini alimentari.
Un eccesso di introduzione di grassi e proteine, accompagnato a una scarsa introduzione di fibre, favoriscono infatti lo sviluppo nell’intestino di ceppi di batteri che ne peggiorano la permeabilità e che sono in grado di produrre sostanze diabetogene e infiammatorie: è la cosiddetta disbiosi intestinale.
Questo stato di infiammazione cronica latente persistente, a cui si accompagna il rilascio da parte di questi batteri dei gas che si liberano durante la decomposizione di proteine e grassi, si traduce in stati cronici di cattiva digestione, dolorabilità intestinale e, più in generale, di sensazione di gonfiore intestinale.
Ricordate quando accennavo alla disbiosi parlando di stress cronico?
Questo è esattamente il meccanismo biochimico a cui mi riferivo.
Ovviamente la disbiosi – e il gonfiore da esso causato – non necessariamente si accompagnano a uno stato di stress; sicuramente però una condizione di squilibrio ormonale, dove il cortisolo “fa da padrone” andando a stimolare la sovra alimentazione e il consumo fuori controllo di comfort food ipercalorici, molto più facilmente conduce verso la disbiosi e – di conseguenza – la pancia gonfia.
Anche le intolleranze alimentari possono essere causa di gonfiore addominale.
Sempre restando nel campo dell’alimentazione, anche le “intolleranze alimentari” possono causare disbiosi e gonfiore addominale.
Tante sono le “intolleranze” possibili e molteplici le forme in cui si possono manifestare, e spesso per forme di “intolleranze lievi” non è semplice una identificazione precoce.
In un articolo dedicato però, vedremo insieme cosa significa parlare di “intolleranze” e quelli che sono i test che possono consentire di individuarle con precisione, e che possono essere indicati in quelle situazioni di “pancia gonfia” e malessere intestinale diffuso senza una causa apparente: seguimi per scoprirli.
Non sempre il gonfiore addominale è dovuto a errate abitudini alimentari.
Fino ad ora ci siamo soffermati sulle cause di “pancia gonfia” direttamente legate all’alimentazione. Risolverle è relativamente semplice, si tratta essenzialmente di andare a correggere quelle che sono le abitudini scorrette favorendo il ripristino della normale flora batterica intestinale.
Non sempre però le cause di “pancia gonfia” sono da ricercare a tavola.
Squilibri ormonali – in particolar modo nella donna – patologie organiche sottostanti o l’assunzione di taluni farmaci possono a loro volta essere causa di gonfiore addominale.
Queste cause di certo non vanno sottovalutate.
Il mio miglior consiglio per affontare insieme questo problema è: parliamone. Insieme potremo capire se alla base vi sono abitudini alimentari da correggere, e nel caso potremo preparare insieme un piano alimentare equilibrato con l’obiettivo di ripristinare la flora batterica normale.
Altrimenti potremo valutare insieme quali test effettuare per le intolleranze o se invece servono percorsi diagnostici differenti in ambito medico.
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